programma
Domenica 17 Febbraio 2019
Appuntamento con i partecipanti all'escursione alle ore 7:00 in p.le Ostiense, alle mura aureliane e partenza in pullman GT per la Campania.
Lungo il percorso sarà effettuata una pausa caffè in autostrada.
Questa nostra giornata di visita domenicale offrirà un affascinante itinerario alla scoperta dell'antica enclave longobarda di Benevento, nella forte terra del Sannio, una delle città meno battute dal turismo di massa in Campania e nel Mezzogiorno.
Benevento fu un importante centro al tempo dell'antica Roma prima e dei Bizantini poi, diventata infine, sotto Arechi I, capitale della cosiddetta Longobardia minor, lo Stato dei Longobardi nella terra meridionale, che le valse l'appellativo di "seconda Pavia", titolo davvero ben meritato per la grandezza dei suoi grandi palazzi e l'importanza storica che ebbe la città sannitica durante quei lunghi e tormentati secoli.
Scopriremo dunque insieme le numerose e straordinarie testimonianze artistiche e architettoniche lasciate nel corso del tempo dai numerosi "conquistatori", dalle poderose strutture romane fino ad arrivare al cuore del Medioevo con chiese, portali, sculture, chiostri, corti, vicoli, campanili e rocche.
Inizieremo le nostre visite beneventane ammirando il bellissimo Ponte Leproso sul fiume Sabato, che rappresentava il tratto di accesso in città attraverso la via Appia che conduceva a Brindisi e quindi all'imbarco verso l'Oriente. Il ponte è un autentico capolavoro di ingegneria, un importante monumento di tipica struttura romana che fu restaurato da Appio Claudio, da Settimio Severo, da Caracalla.
Distrutto una prima volta dai Goti di Totila nel VI secolo, il Ponte fu cruciale nella famosa battaglia di Benevento del 1266: infatti, nelle immediate vicinanze del Ponte, morì Manfredi di Svevia, ferito a morte dai soldati di Carlo d'Angiò. Fu una delle pagine più importante per i destini del sud della penisola che portò al cambo di dinastia e di cultura, das quella sveva a quella angioina.
Proseguiremo poi con il più illustre monumento cittadino, l'Arco di Traiano, che con il periodo di dominazione dei Longobardi sarà poi chiamato la Porta Aurea. Per la sua edificazione si indica la data del 114 d.c. Venne costruito per celebrare la figura dell'imperatore Traiano in occasione dell'inaugurazione della via Appia, strada che collegava Roma a Brindisi. Per la sua grandezza, venne nei secoli chiamato “Porta Aurea”.
E Traiano viene ricordato come “Optimus”, principe illuminato la cui fama è giunta intatta fino ai nostri giorni. Lo stesso Dante lo poneva in Paradiso a testimonianza di una grandezza indiscussa. Arechi I, immediatamente dopo la conquista longobarda, nel VI secolo d.C., lo ingloba nella nuova cinta muraria, facendolo divenire porta urbica. Questa nuova funzione ne ha garantito l'uso e, dunque, la conservazione nel tempo.
A breve distanza, passando per le vie del centro antico, giungeremo al grande Teatro Romano voluto da Adriano ed ingrandito da Caracalla, oggi si presenta in buono stato di conservazione. Ha un diametro di 90 metri e conserva il primo e parte del secondo dei tre ordini di venticinque arcate che lo componevano; è formato da una cavea, a pianta semicircolare dal raggio di circa 40 metri, che poteva ospitare oltre diecimila spettatori, una orchestra dal raggio di circa 10 metri ed un'ampia scena.
Notevoli alcune testimonianze medievali custodite nella Cattedrale cittadina, la celebre Janua Major, la grande porta bivalve, alta m. 4,66 e larga m. 3,40, capolavoro della scultura romanica, risalente ai secoli XII-XIII che incastonata in origine nel portale centrale di marmo della Cattedrale e che oggi, dopo i restauri, è ospitata nell'atrio dell'edificio.
La Janua Maior, la porta di bronzo della Cattedrale di Benevento, è stata definita, da Adolfo Venturi, come "il maggior poema sacro dell'età romanica nel Mezzogiorno d'Italia". Creata da due artisti successivi, la porta è composta di due battenti e complessivamente divisa in 72 pannelli delimitati da una doppia cornice di ovuli fissati, ai punti di intersezione, da rose in rilievo.
Ammireremo anche la poderosa Rocca dei Rettori, eretta nel 1321 come residenza dei Rettori pontifici sui resti di un fortilizio longobardo. Si tratta di un edificio fortificato posto ai limiti del precipizio della rupe, con un alto torrione, corte interna e ambienti interni.
Proseguiremo in visita alla bellissima chiesa di Santa Sofia, capolavoro architettonico realizzato a partire dall'VIII secolo, che oltre a custodire preziosissimi affreschi, sorprende per l'elegante composizione di colonne e pilastri dato dalla fusione della pianta semicircolare e di una a semistella. La chiesa fu portata a termine da Arechi II Duca di Benevento ed inaugurata nel 762 d.C. E' una delle strutture architettoniche di matrice bizantina più importanti della regione.
A giugno 2011 la Chiesa di Santa Sofia, con l'attiguo Chiostro, ha ottenuto il riconoscimento quale patrimonio dell'UNESCO nell'ambito del sito seriale "I Longobardi in Italia - I luoghi del potere (568-774 d.C.)", che comprende le più importanti testimonianze monumentali longobarde esistenti sul territorio italiano.
Notevole anche il bellissimo chiostro di origine medievale. Il prezioso chiostro della Chiesa di Santa Sofia, oggi facente parte del museo, è un raro esempio di arte medievale nel quale spiccano i capitelli, le colonne ed i pulvini che, attraverso particolari simbologie, ricordano la contrapposizione del bene e del male, il susseguirsi delle stagioni e le varie epoche storiche.
Al termine delle nostre visite mattutine pausa per il pranzo in città.
Infine avremo occasione di visitare il Museo Provinciale del Sannio, riordinato negli ultimi anni, che conserva i più importanti reperti archeologici dell'intera zona, dal VI secolo a.C. fino all'epoca dell'occupazione Romana con reperti anche dell'alto Medioevo. L'allestimento è dunque articolato in diverse interessantissime sezioni divise in sale: Sanniti, Romani, Longobardi ed epoca medievale. Recentemente è stata anche allestita una nuovissima sezione dedicata a Iside.
I reperti provenienti dal Tempio beneventano dedicato alla dea Iside, “Signora di Benevento”, sono stati riallestiti in un “tempio virtuale in 3D”. Il Tempio di Iside fu costruito dall'Imperatore Domiziano tra l'88 ed l'89 d.C. con materiali provenienti direttamente dall'Egitto, peculiarità che ha reso Benevento il luogo in Occidente che presenta la maggiore concentrazione di manufatti egizi originali: 42 reperti, per la maggior parte statue.
Al termine delle nostre visite partenza in pullman GT privato per Roma con arrivo previsto in prima serata.
Lungo il percorso effettueremo una breve sosta in autogrill in autostrada.