Negli Anni Trenta il regime fascista decise la creazione della grande arteria che tagliò in due l'area archeologica centrale, quella dei fori, dovendo i monumenti romani “giganteggiare nella loro necessaria solitudine”. Demolendo un intero quartiere, quello detto Alessandrino, si distrussero così in pochi mesi palazzi, case, chiese, strade e piazze le cui fondamenta e cantine in parte riscoperti negli scavi del Giubileo del 2000 e che ancora proseguono in questi nostri giorni. Avremo occasione di affacciarci proprio su questi scavi che stanno riportando alla luce la pavimentazione del Foro di Traiano ed entreremo nelle case disseppellite e riportate alla luce 20 anni fa che ancora conservano i resti delle murature, dalle soglie alle mattonelle. Faremo rivivere, ricostruendone la posizione, gli edifici perduti e quelli che oggi, dopo quasi 80 anni, sono visibili proprio grazie al “Piccone fascista”. Palazzi e case scomparsi, piazze e strade dimenticate, torneranno così a rivivere. L'itinerario fornirà l'occasione per commentare le meraviglie archeologiche presenti: il Foro di Nerva, il Foro di Augusto, il Foro di Traiano, i Mercati di Traiano con la vicina Colonna, il Foro di Cesare e la Basilica Emilia e i rinvenimenti degli ultimi anni alla base della Basilica di Massenzio.