App.to con i partecipanti al viaggio in p.le Ostiense - mura aureliane - e partenza il pullman GT per la Campania alle ore 7:00. Lungo il percorso sarà effettuata una sosta in autostrada.

Arrivo nei Campi Flegrei ed inizio delle visite. I "campi ardenti", testimonianza di un'attività vulcanica mai sopita, sono una delle aree archeologiche più vaste ed affascinanti del mondo.

Inizieremo dal sito di Cuma. Fondata nell'VIII secolo a.C. da coloni calcidesi, è tra i più antichi centri archeologici d'Italia. All'ingresso dell'area sorge il celebre Antro della Sibilla Cumana, scoperto nel 1932 ed identificato quale luogo dove la profetessa del dio Apollo riceveva i fedeli e prediceva il futuro. Scavata nel tufo, la galleria è di epoca greco-romana, lunga 131 metri dove nel fondo si apre l'antro, un ambiente coperto a volta con tre nicchie, descruitto così da Virgilio nell'Eneide. L'Acropoli conserva le mura del V secolo e comprende i resti del Tempio di Giove, la Cripta Romana, le Terme imperiali e dell'Anfiteatro. Il panorama che si gode dall'acropoli è impressionante.

Al termine trasferimento alle vicine Terme delle Ville di Baia, luogo di villeggiatura prediletto dai romani, come testimoniano le sontuose ville imperiali. La visita condurrà nel complesso archeologico con stratificazione di costruzioni, ville e complessi termali, appartenenti ad un periodo che interessa la tarda età repubblicana e l'età augustea, adrianea e severa. L'impianto delle terme a mare è di grande bellezza, con terrazzamenti, giardini, gallerie e con le meravigliose strutture voltate a cupola del grande Tempio di Diana, del Tempio di Venere e di quello di Mercurio, una sorta di Pantheon per metà sommerso dall'acqua.

Al termine delle nostre visite mattutine ci trasferiremo al porto turistico di Baia dove effettueremo la sosta per il pranzo libero in uno dei tanti graziosi ristorantini sul mare.

Al termine delle visite breve sosta per il pranzo libero.

A Pozzuoli visiteremo l'Anfiteatro Flavio, uno tra i più grandi e meglio conservati al mondo, soprattutto per i suoi sotterranei, perfettamente percorribili e di straordinaria bellezza. Gli ambulacri su pilastri in laterizio e volte in conglomerato cementizio sono tutti visibili ed in grado di raccontare il funzionamento di questa macchina per gli spettacoli. Poco distante osserveremo gli effetti del bradisismo sui magnifici resti del grande Serapeo, un complesso maestoso su colonne che, a causa dei movimenti tellurici, sembra una sorta di idrometro.

Continueremo le nostre visite con il Rione Terra. Esso deve il nome dall'uso marinaresco di indicare "terra" il borgo marinaro che costituiva l'approdo al rientro della navigazione. E' infatti uno sperone di tufo che coi suoi 33 metri sul livello del mare si protende sul golfo tra Nisida e Baia. Nel 194 a.C. vi si insediò la colonia romana di Puteoli e del periodo conserva il duomo della città di Pozzuoli, edificato sul tempio di Augusto e che a sua volta inglobava un tempio di età repubblicana.

Al termine rientro in pullman GT per Roma con arrivo previsto in serata.