App.to con i partecipanti al viaggio in p.le Ostiense - mura aureliane - e partenza il pullman GT per la Toscana alle ore 7:00. Lungo il percorso sarà effettuata una sosta in autostrada.

Inizieremo le visite con Massa Marittima. La cittadina nacque nell'Alto Medioevo e intorno al Mille vi fu trasferita la potente sede vescovile di Populonia. Dopo un dominio pisano, Massa Marittima divenne autonoma fino a diventare libero comune. Conquistata da Siena, nel Cinquecento entrò a far parte del Granducato di Toscana.

Nella cinta muraria visiteremo la cattedrale dedicata a San Gerbone, eretta nel XIII secolo in stile romanico pisano. Splendide le facciate del duecentesco Palazzo Pretorio, tra i più rappresentativi del periodo medievale della città, utilizzato per un periodo anche come carcere: vicino all'ingresso si trova ancora la campanella di ferro a cui venivano legate le persone esposte alla berlina. Notevoli la Palazzina dei conti di Biserno, il Palazzo del Podestà, la casa natale di San Bernardino, la graziosa Palazzina della Zecca, il Palazzo delle Armi, la chiesa gotica di San Francesco, il palazzo delle Fonti dell'Abbondanza, la trecentesca chiesa di Sant'Agostino e l'antico Convento di San Pietro all'Orto dove sono collocate la Maestà di Ambrogio Lorenzetti, le sculture di Giovanni Pisano e opere di Sano di Pietro e del Sassetta.

Al termine delle visite pausa pranzo nel borgo.

A seguire trasferimento alla Rotonda dell'eremo di Chiusdino ove è custodita la celebre spada nella roccia. Il nucleo del complesso monastico è costituito dal piccolo eremo, sorto nel 1185 in forme romaniche come mausoleo del giovane santo pochi anni dopo la sua morte. La Rotonda ospita la roccia dove è conficcata la spada. Leggenda narra che al momento della conversione da ricco cavaliere a monaco avvenuta nel Natale del 1180, Galgano avrebbe conficcato nella roccia la sua spada allo scopo di trasformare l'arma in una croce. L'analogia con il mito arturiano non ha mancato di sollevare curiosità e ipotesi su relazioni fra la mitologia della Tavola Rotonda e la storia di Chiusdino. La Rotonda è costruita con filari di pietra bianca alternata a mattoni e nella cupola l'alternanza bicroma crea un'immagine con una sensazione d'infinito. Si conservano i dipinti del 1340 di Ambrogio Lorenzetti visibili grazie ad un restauro che ne ha arrestato il degrado.

Con il crescere dell'interesse del culto di San Galgano, i monaci cistercensi di Montesiepi nel 1218 iniziarono la costruzione dell'Abbazia di San Galgano con il classico aspetto goticheggiante. La ricchezza di San Galgano e gli ottimi rapporti con Siena attirarono le incursioni degli eserciti Fiorentini che, insieme all'introduzione della commenda, portarono ad un decadimento dell'abbazia. Nel 1550 i monaci erano solo cinque, nel 1600 un solo vecchio e indigente monaco viveva fra le sue mura, ormai in rovina. Il 6 gennaio 1786 il campanile alto 36 metri, crollò travolgendo il tetto. Lle rovine, ormai senza il tetto, sono il luogo nel quale si riesce a cogliere al meglio l'armonia fra cielo, pietra e terra di uno dei monumenti più visitati della Toscana.

Al termine rientro in pullman GT per Roma con arrivo previsto in serata.