Appuntamento con i partecipanti al viaggio in piazzale Ostiense e partenza alle ore 7:00 in pullman GT. Lungo il percorso sarà effettuata una sosta caffè.
Arrivo a Siena e inizio delle visite.
In questa giornata avremo la straordinaria occasione per ammirare una tra le più preziose opere artistiche d'Italia che torna visibile grazie alla “scopertura” che terminerà il 16 ottobre. E' il famoso Pavimento a commesso marmoreo della Cattedrale di Siena, un capolavoro unico, non solo per la tecnica utilizzata e la sua organicità, ma anche per il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla ricerca della Sapienza.
Abitualmente, il prezioso tappeto di marmo è protetto dal calpestio dei fedeli, ma per alcuni mesi viene “scoperto” all'ammirazione dei visitatori.
Il pavimento è il risultato di un complesso programma iconografico realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento, tarsia dopo tarsia, oltre cinquanta, i cui cartoni preparatori furono disegnati da artisti quali il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni , Domenico Beccafumi , oltre che dal pittore umbro Pinturicchio, autore del celebre riquadro con il Monte della Sapienza .
Il prezioso tappeto di marmi policromi è straordinario, non solo per la tecnica utilizzata , ma anche per il messaggio delle figurazioni, un invito alla sapienza, a partire dalle navate con i protagonisti del mondo antico quali sibille o filosofi, fino ai soggetti biblici. La tecnica adoperata durante i secoli è quella del graffito e del commesso con marmi di provenienza locale come il broccatello giallo, il grigio della Montagnola, il verde di Crevole e il rosso di Gerfalco.
Il percorso si apre con l'iscrizione d'ingresso, un invito a entrare “castamente” nel Virginis templum, testimonianza del legame che i cittadini senesi hanno con la loro ‘patrona'. La Madonna si definisce anche come Sedes Sapientiae, sede di Sapienza e, subito dopo, la scritta è seguita dalla celebre tarsia con l'Ermete Trismegisto, il sapiente egiziano, il primo grande teologo dell'antichità. Seguono filosofi come Socrate e Cratete nella tarsia del Pinturicchio, Epitteto, Aristotele, Seneca ed Euripide che corredano la Ruota della Fortuna e invitano al distacco dai beni terreni.
Si passa all'itinerario biblico in cui Domenico Beccafumi si avvale di nuovi modi stilistici rinnovando la tecnica del commesso marmoreo. L'artista invece di utilizzare pietre di vario colore accosta marmi di sfumature diverse rispetto alla tinta di base ottenendo risultati sorprendenti di chiaro-scuro , in cui luci e ombre delineano le figure con grande abilità artistica. In occasione della scopertura si avrà l'opportunità di “deambulare” intorno al coro e all'abside dove si conservano le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona , eseguite con legni di diversi colori, raffiguranti vedute urbane, paesaggi e nature morte, armadi che mostrano gli scaffali interni con oggetti liturgici resi con abilità prospettica.
All'interno della Cattedrale sarà possibile visitare la celebre Libreria Piccolomini del Pinturicchio, uno tra i massimi capolavori della pittura rinascimentale italiana. Poi il famoso Pulpito scolpito da Nicola Pisano nel 1265/68,
forse il più importante documento nella storia della scultura italiana di questo secolo. Incontreremo anche l'Altare Piccolomini di Andrea Bregno che custodisce le sculture di Michelangelo. Passeremo poi alla Cripta, una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi vent'anni. Una discesa nel mondo del colore che condurrà nelle viscere della Cattedrale.
I lavori commissionati dall'Opera della Metropolitana nel 1999 si sono estesi all'area sotto il coro della cattedrale, mettendo in luce in modo del tutto inatteso un ambiente decorato da un ciclo pittorico realizzato nella seconda metà del Duecento.
Al termine delle visite mattutine pausa pranzo libero nel centro di Siena.
Nel pomeriggio passeremo infine alla visita del complesso del Battistero della
pieve di San Giovanni Battista. L'interno, diviso in tre navate con volta ogivale, è completamente affrescato e costituisce uno degli esempi più rappresentativi della pittura senese del Quattrocento. Le dodici scene riprodotte nelle volte da Lorenzo di Pietro detto il “Vecchietta” tra il 1447 e il 1450, narrano gli Articoli del Credo. All'interno inoltre, in posizione centrale, si staglia il Fonte Battesimale , straordinaria opera in marmo, bronzo e smalto realizzata tra il 1417 e il 1431 dai maggiori scultori del tempo quali Giovanni di Turino, Lorenzo Ghiberti, Donatello, Jacopo della Quercia.
Al termine delle nostre visite partenza in pullman GT per Roma con arrivo previsto in tardo pomeriggio / prima serata.