Francesco Castelli, noto come il Borromini, giunse a Roma molto giovane, ospite dello zio materno Leone che lo ospitò nella scomparsa piazza dell'Agnello. Fu lui a indirizzarlo come apprendista scalpellino al cantiere dell'ampliamento della basilica di San Pietro. Da quel momento risiedette sempre nella stessa area, trasferendosi di lì a poco nella sua modesta casa di vicolo Orbitelli. L'itinerario si articolerà nei luoghi vissuti dal Borromini e dall'altro zio, Carlo Maderno, con il quale avrà un rapporto delicato così come difficile sarà la relazione con molti dei suoi colleghi contemporanei. Il percorso condurrà al palazzetto del Maderno, alla casa del Borromini in vicolo Orbitelli (dove nell'agosto 1667 si ferì con intento suicida), all'Oratorio dei Filippini e alla Torre dell'Orologio e si concluderà a San Giovanni dei Fiorentini dove ammireremo la splendida Cripta Falconieri e i sepolcri del Maderno e del Borromini. Narreremo della vita, del carattere, del lavoro e della personalità complessa del Maestro che per secoli è stato "classificato" come autore di cose gotiche et ignorantissimo e che finalmente, nei nostri tempi, è stato giustamente rivalutato come uno dei massimi geni del suo tempo.