L’amenità dell’area dove sorge la Villa Sciarra era nota sin dall’antichità. Le fonti citano infatti gli Horti Caesaris, una parte delle proprietà di Caio Giulio Cesare e da lui donate al popolo romano. La salubrità dell’area, la presenza d’acqua e la ventilazione, favorirono l’insediamento di ville delle famiglie Ottoboni, Crescenzi e Barberini. La villa è contenuta entro le mura gianicolensi costruite nel ‘600 da Urbano VIII a protezione del lato occidentale di Roma. Nel 1902 la Villa fu acquistata dal diplomatico americano George Wurts quale residenza di campagna, curando la sistemazione del giardino con statue e fontane provenienti da ville lombarde del XVIII secolo, tra cui la villa dei Visconti di Brignano d’Adda, caduta in rovina e venduta all'asta nel 1898. Furono così collocate la fontana dei Vizi Umani con le statue dell’Ira, della Gola, dell’Avarizia e della Lussuria, la fontana dei Putti o del Biscione di Diana. Splendida per ambientazione è l'esedra dei Dodici Mesi, con le statue dei mesi entro una spalliera di mortella. Si edificarono anche un tempietto rinascimentale in marmo, una monumentale vasca con porticata e delle arcate in finta rovina. Henriette Wurts lasciò nel 1932 la villa in eredità a Mussolini il quale la donò al popolo romano. Il casino nobile ospita l’Istituto Italiano di Studi Germanici e conserva in facciata uno stemma Barberini, un sarcofago classico e due leoni alati. Sulla sommità svetta una torre medievaleggiante. Percorreremo anche il camminamento di ronda delle fuciliere, strenuamente difeso nel 1849 nella battaglia del Gianicolo e ammireremo un bel panorama su Roma.