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Programma
Sabato 29 Dicembre 2018
Appuntamento con i partecipanti al viaggio alle ore 8.30 all'aeroporto internazionale L. da Vinci di Roma FCO, Terminal 3, banco Vueling e disbrigo delle formalità di imbarco sul volo.
Partenza alle ore 10.50 con volo di linea diretto Vueling Roma / Catania con arrivo previsto alle ore 12.10.
All'arrivo a Catania, trasferimento nella vicina Siracusa in pullman privato.
All'arrivo effettueremo una pausa pranzo nell'area del vecchio centro dell'Ortigia di Siracusa.
A seguire, nel primo pomeriggio, inizio delle nostre visite iniziando proprio dalla città vecchia, l'Ortigia. Nell'isola di Ortigia, nucleo storico della città di Siracusa, si possono ammirare in stile barocco, oltre ad una delle più belle piazze barocche: il Duomo, Palazzo Beneventano del Bosco e lo splendido Palazzo Bellomo che ospita opere di Antonello di Messina e Francesco Laurana, ed ancora Santa Lucia di Ortigia dove, dopo i restauri, si ammira la famosa pala del Caravaggio, il "Seppellimento di Santa Lucia" [naviga nell'opera].
A seguire trasferimento in pullman privato e sistemazione in albergo, Hotel Alfeo, dimora storica in centro storico, con assegnazione delle camere riservate.
In serata cena in ristorante.
Al termine rientro in albergo e pernottamento.
Domenica 30 Dicembre 2018
Prima colazione a buffet in albergo.
In mattinata partenza in pullman privato per Militello in Val di Catania e visita guidata della città. Militello è un paese ricco di chiese e palazzi, soprattutto di matrice barocca, che ne fanno uno dei più importanti centri del Val di Noto. Ammireremo l'Abbazia di S. Benedetto, fondata nei primi anni del XVII secolo con l'identico modello tipologico del grandioso monastero di San Nicolò l'Arena di Catania; la chiesa della Madonna della Catena con elegante facciata e la fastosa aula interna le cui pareti sono decorate con una teoria di sante vergini in un tripudio di sculture barocche; la Chiesa del SS. Sacramento al Circolo, con l'ampio prospetto concavo della metà del Settecento, e nella vicina Via Giambattista Baldanza, i settecenteschi palazzi Niceforo e Baldanza; la Chiesa di S.Giovanni Battista e la Chiesa dei SS. Angeli Custodi che conserva un bellissimo pavimento in ceramica del 1785. Infine visiteremo la Chiesa di S. Antonio di Padova (o "S. Antonino") con lo "straordinario campanile del 1719" e la cinquecentesca cappella quadrangolare del Santo Sepolcro che "costituisce un unicum nel panorama architettonico siciliano di quel tempo".
Alla fine delle visite pausa pranzo in ristorante a Militello in Val di Catania.
Nel pomeriggio proseguimento per la visita di Palazzolo Acreide. Distrutta dal terremoto del 1693 rinacque la Palazzolo settecentesca. Nella Piazza del Popolo si innalza imponente la Chiesa di S. Sebastiano con la sua scenografica gradinata. L'interno è a tre navate, con pregevoli stucchi risalenti al 1783 e numerosi quadri tra cui quello di S. Margherita da Cortona, opera di Vito D'Anna. Di architettura settecentesca è il Palazzo Municipale sorto sul sito che fu del Monastero Benedettino. La Chiesa di S. Paolo nasce sulla vecchia Chiesa di S. Sofia; la parte più pregevole è la facciata in stile Barocco. Si sviluppa in altezza in tre piani con pronao. Si venera S. Paolo Apostolo eletto nel 1688 Patrono di Palazzolo Acreide. La Chiesa di S. Nicolò è la Chiesa Madre, è a croce latina con cupola nel transetto, l'interno è a tre navate. La Chiesa dell'Annunziata è la più antica di Palazzolo. Ricostruita dopo il terremoto, ebbe un'impostazione più maestosa, a tre navate. Tre sono i capolavori d'indiscusso pregio artistico: l'altare di marmo intarsiato con marmi di diversi colori, rappresentanti l'allegoria della primavera; il portale della facciata risalente al '700 è di intonazione barocca e spagnoleggiante.
Al termine delle nostre visite rientro in pullman privato a Siracusa in albergo.
In serata cena in ristorante, rientro in albergo e pernottamento.
Lunedì 31 Dicembre 2018
Prima colazione a buffet in albergo.
In mattinata trasferimento in pullman GT a Ragusa e visita della bella cittadina.
Dal terrazzo antistante la chiesa si dipartono le scale ( 250 gradini), che, a rampe, ci portano a Ragusa lbla. Qui, nell'antico nucleo cittadino, si incontra la Chiesa di Santa Maria dell'Idria. La chiesa fu costruita per l'ordine dei Cavalieri di Malta nel 1639, quando ebbero a lbla una commenda dell'Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani. Sulla porta si nota ancora la croce dell'ordine maltese. L'interno é fastoso, con sontuose decorazioni agli altari, diversi l'uno dall'altro. Alla sinistra della chiesa si erge un campanile che, oltre alla cella campanaria, sorregge una balaustra, che circonda un cupolino, la cui base ottagonale é rivestita da formelle policrome di Caltagirone, decorate con vasi e fiori.
Poco lontano si trovano Palazzo Cosentini e Palazzo Bertini. Il primo é una costruzione del barocco siciliano del '700. Questo é il piú caratteristico di quei palazzi, con eleganti balconi, sorretti da ornatissimi mensoloni con una serie di personaggi e un repertorio di animali, mostri, belve, facce orribili e fantastiche, che sono appunto una caratteristica del barocco. Palazzo Bertini, realizzato dalla famiglia Florida verso la fine del '700, fu poi comprato dai Bertini, dai quali prese il nome. I balconi sono ornati da tre mascheroni che sono stati oggetto di interpretazioni diverse, ma quella che viene piú comunemente accettata é quella dei "tre potenti". Un altro edificio che merita di essere visitato é la Cattedrale di San Giovanni che si trova nella piazza omonima. La chiesa, costruita tra il 1706 e il 1760, con bella facciata barocca, è riccamente decorata.
Alla fine delle visite pausa pranzo in ristorante.
A seguire trasferimento a Modica e visita della città. Essa è situata nell'area meridionale dei Monti Iblei ed è divisa in due originali aree: Modica Alta, le cui costruzioni quasi scalano le rocce della montagna, e Modica Bassa, giù nella valle, dove un tempo scorrevano i due fiumi Ianni Mauro e Pozzo dei Prun. L'aspetto è prevalentemente barocco, interamente risalente al dopo-terremoto (1693). La chiesa di San Giorgio è un monumentale esempio dell'arte barocca siciliana. L'originale struttura risalirebbe all'Alto Medioevo, e sarebbe poi stata distrutta dagli Arabi, durante un loro attacco, nell'845.
Ruggero il "Normanno" ne ordinò la ricostruzione. Due ricostruzioni avvennero in seguito ai terremoti del 1613 e del 1693. La ricostruzione magnificente come mai prima, fu affidata al celebre architetto Rosario Gagliardi, già autore del San Giorgio in Ragusa. La chiesa, riaperta con cerimonia solenne nel 1738, è a "cinque navate" ed è ricca di ornamenti artistici, stucchi e dipinti preziosi, come gli "eventi del Vangelo e della vita di S. Giorgio", realizzato da Girolamo Aliprandi nel 1513, conosciuto come il Raffaello di Sicilia. La "meridiana pavimentale" e il "tesoro" della chiesa sono degni di nota. Quest'ultimo include, tra gli altri pezzi, la "Santa Arca ", un'opera d'arte rivestita in argento, che contiene le reliquie del Santo.
Poi, a rendere ancor più magnifica la chiesa, una scalinata di 250 scalini, realizzata nel 1818 per volontà del Gesuita Francesco di Mauro, collega la chiesa al Corso, attraversando le due sottostanti vie, introducendo così la splendida facciata. La chiesa del Carmine fu un convento di Carmelitani. Sia la chiesa che il convento risalgono al '500, quando l'ordine religioso giunse per la prima volta in Sicilia. L'interno, a una "navata", presenta altari su entrambi i lati, uno dei quali contiene la celebre "Annunciazione", preziosissimo gruppo scultoreo del '500, di Antonio Gagini.
A fine visite rientro a Siracusa. In serata cena in ristorante tipico in Ortigia.
A fine cene rientro in albergo e pernottamento.
Martedì 1° Gennaio 2019
Prima colazione a buffet in albergo.
In tarda mattinata partenza in pullman privato GT per Scicli e visita della cittadina.
Scicli assunse la sua forma topografica tra il XIV ed il XVI secolo. La popolazione era aumentata notevolmente ma la peste del 1626 la ridusse drasticamente di quasi due terzi portandola da 11000 a 4000 abitanti circa. Dopo la peste, anche grazie ad agevolazioni economiche a favore di chi decideva di risiedere in città, si ebbe un nuovo sviluppo demografico, ma il tremendo terremoto del 1693 causò 3000 morti e la distruzione di gran parte della città. Da quelle macerie, Scicli rinacque in chiave barocca, e oggi è caratterizzata da numerosi edifici settecenteschi. Scicli è una elegante cittadina situata in un' ampia vallata fra delle colline rocciose, alla confluenza di tre valloni: quello di S. Bartolomeo, quello di S. Maria La Nova e la fiumara di Modica. La veste settecentesca che caratterizza la città, è conseguenza dell' infausto terremoto del 1693 che sconvolse gran parte della Sicilia. I principi barocchi applicati nella ricostruzione e fondati sulla ricerca di spazi e di effetti illusionistici ottenuti con la sapiente disposizione degli edifici, delle chiese e della pianta urbana, hanno creato quel piccolo gioiello barocco che è Scicli oggi. La visita della città può iniziare dall'ampia e scenografica “piazza Italia”, circondata da bellissimi palazzi settecenteschi e dominata dalla imponente rupe calcarea sulla quale sorge l'antica chiesa di San Matteo. Su un lato della piazza si staglia la settecentesca chiesa Matrice, dedicata a S. Ignazio. La bella facciata barocca è ricca di sculture che ne fanno un vero gioiello d' arte. La chiesa del Carmine, con l'annesso convento dei Carmelitani, può essere considerato uno dei complessi architettonici più interessanti della zona. Il tempio fu costruito sotto la guida di fra' Alberto Maria di San Giovanni nel 1751.
Al termine trasferimento in pullman per la vicina Noto e pausa pranzo dell'Anno Nuovo a Noto.
Nel pomeriggio visita di Noto, “un libro vivente”. E' un giardino di pietra ove ad ogni angolo è dato incontrare capitelli, fregi barocchi, chiese e palazzi nobiliari. Esistono città e paesi che con i loro nomi rievocano la purezza e l'armonia dell'arte. Noto, è uno di questi; con le sue bellezze architettoniche, culturali risveglia nei visitatori l'idea più alta di ciò che gli uomini d'ingegno hanno prodotto in questo tempio di pietre vive. La città insignita dall'UNESCO del titolo di “patrimonio culturale dell'umanità” rappresenta l'emblema della ricchezza e dello sfarzo nell'epoca barocca in Sicilia. Ricostruita dopo il terremoto del 1693 dal Duca di Camastra, rappresentante a Noto del vicerè spagnolo, la nuova città fu realizzata seguendo un impianto semplice, lineare, con intersezioni ad angolo retto e strade parallele ed ampie secondo il gusto barocco. Tre le strade principali che corrono da est a ovest perchè il sole le illumini sempre. Tre i ceti sociali che vi si stabiliscono: la prima, la più alta, viene destinata alla nobiltà; la centrale, al clero; l'ultima, al popolo. La ricostruzione fu condotta da molti artisti siciliani, tra i quali Paolo Labisi, Vincenzo Sinatra e Rosario Gagliardi, che, influenzato da Borromini, è forse uno dei più inventivi. L'impianto urbanistico ed architettonico fu pensato come una scenografia, studiando e truccando le prospettive in modo singolare, giocando con le linee e le curvature delle facciate, con le decorazioni delle mensole, i riccioli e le volute, i mascheroni, i putti, i balconi dai parapetti in ferro battuto che si piega in forme aggraziate e panciute.
Durante il percorso, che si svolgerà tra vicoli, strade e piazze, avremo modo di visitare la chiesa di San Francesco all'immacolata (opera di Sinatra) preceduta da un'imponente scalinata che in alto si apre in una terrazza delimitata dall'omonimo convento e con al centro la statua della Vergine; il Monastero del SS. Salvatore con l'elegante torre dalla facciata curvilinea; il Convento di Santa Chiara, opera del Gagliardi. Inoltre, la maestosa Cattedrale con l'adiacente Palazzo Vescovile (XIX sec.) e Palazzo Landolina di Sant'Alfano. Ancora Palazzo Nicolaci di Villadorata dai balconi esuberanti, con mensole fantasiose a forma di putti, cavalli, sirene e leoni e figure grottesche tra cui spicca, al centro, un personaggio dalle fattezze tipicamente mediorientali.
Al termine delle nostre visite pomeridiane rientro in pullman a Siracusa in albergo.
Cena in ristorante e pernottamento.
Mercoledì 2 Gennaio 2019
Prima colazione a buffet in albergo.
In mattinata rilascio delle camere dall'albergo e partenza in pullman privato per Caltagirone.
Testimonianze archeologiche del periodo preistorico, attestano la presenza di un centro abitato già nell'antica età del bronzo. Ellenizzato tra il VII e il VI sec. a.C., continuò a vivere sotto le dominazioni romana, bizantina ed araba, durante la quale assunse il nome odierno indicante la sua natura di “Fortezza delle giare”, per la sua produzione di ceramica. Nel 1090 si consegnò al conte Ruggero il Normanno che per riconoscenza iniziò la lunga serie di concessioni feudali e di privilegi che la resero ricca e prospera durante tutto il Medio Evo e sino al XVII sec. Magnifica per prestigio ed opulenza, fu devastata dal terremoto del 1693, ma risorse suscitando l'ammirazione dei viaggiatori del ‘700 e dell'800 per la sua aristocratica eleganza.
Nel ‘900 rimase importante e singolare città, laboratorio significativo di interessanti esperienze politiche di rilievo nazionale. Situata su un'altura del rilievo ereo-ibleo, a dominio delle grandi e fertili pianure di Gela e Catania, Caltagirone offre un'immagine di opulenza e intatto decoro architettonico ed urbanistico, ricca di monumenti e palazzi che ricordano gli antichi fasti. Cuore del centro storico sono le piazze del Municipio e Umberto I, già “Della Loggia” e “Malfitanìa” da cui si dipartono la splendida Scala di Santa Maria del Monte, la Via Luigi Sturzo, la Via Vittorio Emanuele e la Via Roma, risalenti all'impianto rinascimentale, ma anche la fitta trama dei tortuosi “carruggi”.
Al termine delle visite trasferimento a Catania in centro storico e pausa pranzo libero.
Nel pomeriggio breve passegiata sul barocco catanese. Dopo la pausa pranzo saremo accolti presso il maestoso Palazzo Biscari, ancora abitato dalla nobile ed antica famiglia dei Moncada di Paternò che da secoli custodisce questa rara gemma d'arte barocca privata (la visita potrebbe non essere possibile e l'organizzazione si riserva la possibilità di cancellare la visita e/o apportare modifiche).
Annalisa Moncada pubblicò nel 1981 il romanzo L'anno venturo al di là del mare, finalista al Premio Strega, nel quale riportò un'antica cronaca che narrava di un principe che, fatto il voto di raggiungere Gerusalemme, avesse poi deciso di raggiungerla, navigando le stesse distanze tra le stanze del suo palazzo. Il palazzo è tra i più belli e fastosi di Sicilia, con splendidi saloni con l'antica quadreria originale, il vasto Salone da Ballo a doppia altezza, gli appartamenti del cardinale, il famoso balcone sul porto con le splendide finestre barocche di marmo bianco inserite nel contrasto elegante della facciata con intonaco scuro.
Al termine delle nostre visite pomeridiane catanesi trasferimento in pullman privato all'Aeroporto a Catania in tempo utile per il volo di rientro di linea della compagnia Vueling per Roma Fco con partenza prevista alle ore 20.50 con arrivo a Roma Fco previsto per le ore 22.15 ca.
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